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.Il Decreto regionale 127 dello Scompenso Cardiaco è la voce predominante dell'attività clinica delle U.O. Internistiche e Cardiologiche del Dipartimento.
L'incremento esponenziale di questa patologia è confermato dai dati della Regione Lombardia e rappresenta per tutte le Nazioni Occidentali un problema socio-economico da affrontare con urgenza e in termini concreti anche per le seguenti considerazioni: è la prima diagnosi di Malattia Cardiovascolare; il numero dei ricoveri è raddoppiato sopra i 65 anni; secondo i dati Regionali durante il ricovero vi è un ridotto ricorso a prestazioni diagnostico/terapeutiche di elevato contenuto tecnologico e la patologia risulta quindi più dispendiosa; non sono calcolabili i costi relativi a ricoveri secondari, gestione ambulatoriale, disabilità assistenza ecc; i ricoveri sono spesso impropri, il 50% in UTIC per in-stabilizzazioni non gravi.
La reospedalizzazione plurima del paziente scompensato è il problema più critico.
L'attuazione di una rete dello scompenso contempla l'integrazione tra Internisti e Cardiologi con estensione a specialità affini alla patologia e si propone di ridurre il fenomeno della reospedalizzazione.
Data la rilevanza del problema è prioritario cercare di razionalizzare le diverse strategie assistenziali, diagnostiche, terapeutiche, ottimizzare l'uso delle risorse, programmare una formazione specifica per gli operatori sanitari e finalizzare la ricerca.
La creazione di un pacchetto informatico per il follow-up del paziente è già un primo passo per la formazione di una rete aziendale estendibile a livello nazionale con la collaborazione di società scientifiche quali l'ANMCO.